Ti voglio raccontare la mia storia, raccontarti il vero motivo che mi ha spinto a diventare una dermopigmentista.
La storia di come io che ero una giovane donna da poco arrivata in un “nuovo mondo” sono diventata quello che sono oggi.
A 13 anni la mia famiglia ed io ci siamo trasferiti a Bologna.
Questo trasferimento ha segnato per sempre la mia vita.
Ero appena arrivata dalla Calabria e iniziai a frequentare l’istituto d’arte di Bologna.
Una scuola fantastica.
Il mio sogno si avverava.
Entravo a far parte di una delle scuole più importanti dell’Emilia Romagna.
Ricordo ancora l’ansia del primo giorno, il pensiero di fare questa nuova esperienza mi entusiasmava.
Purtroppo il sogno si tramutò subito in un incubo.
La mia integrazione in quel nuovo ambiente con quei nuovi compagni fu un fallimento.
Alcuni ragazzi e alcuni professori mi avevano presa soprocchio
deridendomi per il mio accento e per i tratti troppo marcati del viso.
Ricordo ancora le frasi che mi dicevano:
“Calabrese sei? Minc…”
“Guarda che sopracciglia che hai! sembri Gargamella.”
Ovviamente queste erano le frasi più gentili che ricevevo.
E su di me, una giovane adolescente, quelle parole pesavano come un macigno.
Iniziò così un periodo di forte insicurezza.
Non riuscivo ad accettare il mio aspetto esteriore e iniziai a covare odio per le mie origini.
Da lì a breve avrei voluto tanto scappare da tutti e tutto.
Stavo male anche fisicamente, non riuscivo a guardarmi allo specchio, e quando parlavo con gli altri mi sentivo un mostro.
Fu così che suonata la campanella, dopo il primo giorno di scuola, tornata a casa, mi fiondai direttamente in bagno.
Presi lo specchio 24x e iniziai a depilare le mie sopracciglia fino ridurle come una virgola.
Li per li ero felicissima, finalmente non ero più Gargamella, sicuramente i miei compagni mi accetteranno.
(mi sbagliavo di grosso)
La mia situazione a scuola era sempre la stessa.
Con un problema in più:
Avevo perso le mie sopracciglia, il mio vero essere, i miei lineamenti, le mie origini, dove era finita Francesca? Ad un certo punto ho detto basta!
Come ho fatto?
Dopo quello che stava succedendo a scuola iniziai a non andarci più.
Sono sicura che in questo momento starai pensando: “si ma sei stata codarda a farlo, avresti potuto affrontare la cosa diversamente!”
L’ho pensato anche io, ma solo così sono riuscita a ritrovare me stessa e molto probabilmente se non fosse successo tutto questo oggi non sarei una dermopigmentista.
Isolandomi in luoghi dove la natura, un foglio, una matita e dei colori erano i miei alleati.
Fu in quel periodo che iniziai a sognare di diventare una visagista.
Non sono andata a scuola per almeno 6 mesi.
Solo a fine anno scolastico i miei genitori scoprirono che non sarei stata ammessa al secondo anno di scuola.
Ero convintissima di volere cambiare scuola.
Volevo fare la scuola di estetica.
Ma ai tempi convincere i miei genitori è stato impossibile, così optai per iscrivermi alla scuola di grafica pubblicitaria.
Anche lì per fortuna si disegnava, e potevo così dare sfogo alla mia creatività.
Progettavamo loghi aziendali e studiavamo come creare un brand.
Fu li che creai per la prima volta il nome del mio immaginario centro estetico.
Nei successivi 5 anni di scuola, scoprì che la migliore scuola di Estetica di Bologna si chiamava SEM ed era a 200 mt dalla mia scuola.
Passando da li tutte le mattine ammiravo le studentesse della scuola di estetica.
Erano tutte curatissime, con sopracciglia bellissime e visi curati. “Quanto avrei voluto essere li con loro!“
Non abbandonai però la scuola per dedicarmi all’estetica, per lo meno, non ancora …
Credo di essere stata l’unica ragazza in Italia, che finiti gli esami di maturità anzichè festeggiare entrò in un’altra scuola a chiedere informazioni.
Infatti, finito l’esame di maturità mi fiondai nella mia amatissima SEM (SCUOLA DI ESTETICA MODERNA) per chiedere informazioni.
Entrando a scuola già sentii gli odori della cosmesi, l’odore delle matite appena temperate, tutti odori che mi appartenevano.
Purtroppo i prezzi dei corsi erano alle stelle, e io, non potevo permettermelo.
Così ad un passo dal mio sogno mi ritrovai di nuovo un ostacolo bello alto da superare.
Ho deciso di andare a lavorare e di mettere da parte qualche spicciolo per potermi finalmente iscrivere alla scuola di estetica SEM.
Iniziai così a fare la postina.
Lo so non centra niente con l’essere estetista o dermopigmentista ma era l’unico lavoro che in pochi mesi mi permetteva di mettere da parte tanti soldi.
La mia vita in quel periodo è stata:
Sveglia alle 4, scarpe anti-infortunistiche, motorino, guanti, cappello e via a lavorare.
Questo è stato il periodo più simpatico e costruttivo della mia permanenza a Bologna.
In pochi mesi sono riuscita ad iscrivermi alla SEM frequentando il corso pomeridiano.
Iniziavo cosi il mio vero percorso di vita. Ero finalmente nel mio mondo.
La mia passione, gli odori, tutto li dentro mi rispecchiava.
Mi confrontavo con persone che avevano le mie stesse passioni!
Iniziavo finalmente a studiare la pelle, i prodotti, le reazioni, i muscoli, le ossa.
Furono 3 anni davvero intensi per me.
Durante il percorso formativo, iniziai subito a lavorare in un centro estetico, come tirocinante.
Il centro era specializzato nella cura del viso.
Appena arrivata svolsi da subito un ruolo molto importante, tanto che, i miei titolari finita la scuola mi vollero subito assumere a tempo indeterminato.
Finalmente iniziavo a mettere in pratica ciò che fino ad ora era solo nei miei sogni, anche se…
Quel lavoro, non mi soddisfava a pieno.
Cambiai diversi centri, ma non ero pienamente soddisfatta.
Mi spiego meglio…Ho da sempre avuto una maniacale curiosità nello scoprire la causa di un determinato problema.
In tutti gli istituti in cui sono stata, ottenere un risultato di impatto.
Magari utilizzando delle nuove e strafighissime apparecchiature era la priorità, piuttosto che risolvere il problema alla radice.
Questo per me significava prendere in giro il cliente o quanto meno non essere sincera fino in fondo.
Questa situazione non mi faceva dormire più la notte ed è stato motivo di continui battibecchi con le mie superiori.
Al punto che un giorno decisi di NON fare più l’estetista.
Si, hai letto bene, IO non volevo fare più l’estetista.
Quella ragazza che già da piccola sognava una vita nel mondo dell’estetica indossando il camice e truccando e massaggiando qualsiasi cosa o persona le passasse vicina, aveva deciso che non sarebbe più entrata in un centro estetico.
Allora cosa si fa?
Cambio totalmente lavoro.
Iniziai a lavorare come grafico, avevo un diploma come grafica pubblicitaria.
Ma la mia permanenza in azienda fu di sole 3 settimane!
Davanti ad un computer mi sentivo MORTA!
Mi mancava il contatto con le persone, il poter risolvere i loro inestetismi, mi mancava il mio lavoro!
Decisi cosi di mollare anche questo!
Ora ti starai chiedendo, come mai hai deciso di ritornare a fare l’estetista e come sei diventata dermopigmentista?
Non ricordo esattamente il giorno, ma passeggiando per Bologna passai di fronte un nuovo negozio.
Il suo nome? Kiko.
Fui subito attratta da quei colori, da quell’odore di cipria e ombretti che inebriava l’ambiente.
Era tempo di tornare al MIO mondo!
Mandai il curriculum, fui selezionata e dopo poco iniziai a lavorare in Kiko.
Non passò molto tempo, esattamente sei mesi, che mi fu proposto di diventare STORE MANAGER.
Era una grande opportunità se pensate che all’epoca ero poco più che 22 enne.
Avrei avuto un posto ”fisso”, una stabilità economica e la possibilità di fare carriera.
Ma sai, le strade più semplici e veloci non mi sono mai piaciute.
Per di più, ormai dentro di me si era acceso un fuoco, volevo avere io il controllo sulle mie decisioni, volevo operare sulle clienti seguendo il mio metodo e soprattutto sulla base dei miei principi.
Risposi alla lettera che mi premiava e dove formalmente mi veniva affidata la gestione dello Store Bolognese di Kiko licenziandomi.
Era giunto il momento di seguire la mia strada.
Non ti racconterò come sono rientrata a Gioia Tauro, non ti parlerò di questo.
Fatto sta che decisi che avrei aperto il mio primo centro estetico nella mia città natale.
Ma come sono arrivata alla dermopigmentazione e perchè?
Oggi ti voglio raccontare un segreto che non ho mai rivelato a nessuno:”Il vero motivo che mi ha spinto a fare la dermopigmentista.”
Avevo solo 12 anni e una delle persone più importanti della mia vita stava lottando tra la vita e la morte con uno dei mali più bastardi che possa esserci.
Ho visto la sua trasformazione giorno dopo giorno, le ho visto il viso trasformarsi, i capelli che da lunghi e lucenti diventavano sempre meno, fino a lasciare scoperto completamente il capo.
Ho visto le sue sopracciglia e ciglia cadere, ho visto tanto sofferenza negli occhi di una donna, che non si sentiva più donna.
Ma ho anche visto e assistito al miracolo della guarigione, non esiste cosa più bella.
Anche se guarita la malattia ha lasciato il segno.
Le sopracciglia non sono mai ricresciute, le ciglia e i capelli sono rimasti molto radi.
Questa situazione ha condizionato la sua vita fino a quando…
Te lo racconto subito…
Era il 2010 quando, frequentando un corso di make up ho conosciuto la dermopigmentazione da li ho deciso che sarebbe stata quella la mia professione.
Io sarei diventata una dermopigmentista.
Avevo finalmente trovato un modo concreto di aiutare le persone, ed indovina un po’ a chi ho fatto il mio primo trattamento?
Esatto!
A lei, la donna che avevo visto soffrire e non uscire più di casa dopo la malattia.
Vederla prendere in mano lo specchio dopo il trattamento, specchiarsi e finalmente sorridere è stato pura magia.
Mi sono sentita la dermopigmentista migliore al mondo, è stata una sensazione unica.
Ce l’avevo fatta, ero riuscita a fare ciò che desideravo di più al mondo. Renderla felice.
Ci sono voluti anni di studi, un Master in estetica avanzata, un Master in visagismo, un Master come dermopigmentista, pianti, urla, notti insonne, sudore e perseveranza, ma finalmente oggi posso dire di aver realizzato il mio sogno.
Sono la dermopigmentista che ho sempre sognato.
Ho creato un metodo unico studiato per risolvere un problema alla base.
Da questo principio nasce il mio Metodo di Trucco Permanente SOS SOPRACCIGLIA.
Ad oggi non c’è passione più grande per me che vedere centinaia di donne ogni anno ritrovare il sorriso.
Il trattamento SOS SOPRACCIGLIA mi permette di dare alle mie clienti sopracciglia perfette e tempo libero, liberandole per sempre dalla schiavitù della matita.
Scopri anche tu==> SOS Sopracciglia
Un abbraccio
Francesca Ale Zappia