Trattare delle sopracciglia con cicatrici con il microblading non è affatto semplice. In molte mi chiedono se il trucco semipermanente può essere utilizzato per mascherare una cicatrice, magari in prossimità della zona delle sopracciglia.
La risposta è complessa, nel senso che ogni cicatrice richiede una valutazione approfondita per capire se e in che modo procedere con la copertura.
A proposito di questo tema, oggi voglio raccontarti una storia che riguarda proprio la mia carriera da dermopigmentista.
Cicatrici sulle sopracciglia e microblading
Sono diversi anni che faccio questo lavoro e, ancora oggi, ricordo quel momento in cui, durante un pomeriggio invernale, avevo completato il mio primissimo trattamento.
Pioveva, faceva freddo, ma le mani non tremavano, erano ferme, avevo ripetuto il gesto milioni di volte prima di fare quel primo trattamento.
Avevo capito quale fosse la giusta pressione, la giusta inclinazione, come riuscire a tracciare un peletto senza creare sbavature, ma nonostante ciò finito il trattamento sapevo che dovevo migliorare.
Anche se sono passati anni, molto spesso ripenso a quanti notti ho trascorso allenandomi sulla pelle sintetica, a quanti chilometri di peli io abbia tracciato su quella pelle.
Recentemente ho traslocato e tra le mie vecchie foto ne ho trovata una che ritraeva una mia vecchia cliente che, all’inizio, non ho voluto trattare.
Come si procede in caso di cicatrici sulle sopracciglia?
Devi sapere che, quando mi capitano dei casi difficili, faccio una fotografia alle sopracciglia così da studiare il tipo di lavoro da fare e valutare effettivamente se riesco a risolvere il problema e in che modo.
Quando Romina è venuta da me per la prima volta, ho deciso di dire di no. In quell’occasione non avrei saputo risolverle il problema e ho preferito rifiutare.
Si trattava, infatti, di uno dei miei primi trattamenti, non avevo abbastanza esperienza e il trattamento era una ricostruzione su una cicatrice che attraversava le sopracciglia per tutta la lunghezza.
Quando quella foto mi è ricapitata tra le mani ho capito che dovevo fare qualcosa…
Sono andata in negozio di domenica mattina, ho trovato il numero della cliente e l’ho chiamata.
Diciamo che quando mi ha risposto ci ha messo un po’ a capire chi fossi.
(Sarà stata la voce da Zombie che avevo alle 8:30 di domenica mattina? Può essere)
Nonostante l’assurda conversazione avuta alle 8:30 di domenica, lei pensava fossi sua sorella, ci mettiamo d’accordo per fare il trattamento.
Quando in settimana è venuta da me, sapevo esattamente cosa fare.
Il processo di lavoro
Lavorare su quella cicatrice è stato complesso. La situazione a distanza di anni non era affatto cambiata. A quel punto la prima cosa che ho fatto è stato, come sempre, il disegno preparatorio. Schema, scelta colore e via si parte.
Dopo 3 ore di minuzioso lavoro, il trattamento è terminato. Sono soddisfatta e anche lei, finalmente, è tornata a sorridere dopo quello che le è accaduto.
La storia di questa ragazza è stata davvero tragica.
Il suo primo trattamento è stato eseguito da un’operatrice poco attenta all’igiene e alla sicurezza: guanti, mascherina e camice erano un miraggio nel suo “studio”.
Ovviamente immagino che tra una cliente e l’altra nessuna forma di igienizzazione veniva fatta in cabina.
Sì, perché devi sapere che, prima di qualunque trattamento di dermopigmentazione, deve avvenire l’igienizzazione completa della cabina. Pavimento, superfici, attrezzi e tutto ciò che è presente nella cabina viene igienizzato con prodotti in grado di eliminare batteri e prevenire qualsiasi forma di virus. Sono sempre stata meticolosa su questo aspetto, ma non perché “lo dice la legge” o meglio, non solo per questo. Principalmente perché ritengo fondamentale garantire alle mie clienti la massima sicurezza e igiene: senza di questi, non c’è trattamento che tenga.
Tornando a Romina, ciò che le è successo è un’infezione, con conseguente incisione per pulire l’infezione alle sopracciglia. In più cura antibiotica di un mese, cambio del colore del tatuaggio, sopracciglia deturpate e cicatrice post intervento. Insomma, un disastro. Tutto quello che non vorresti mai avere dopo un trattamento di dermopigmentazione.
Quando ho visto le sue sopracciglia la prima volta, ho preferito non intervenire; a distanza di anni, sono riuscita a risolvere il suo problema ed è stata una delle più grandi soddisfazioni che ho avuto.
Trattare le cicatrici con il microblading
Quindi, se ti stai chiedendo se il microblading può mascherare una cicatrice, la risposta è sì, ma la valutazione deve essere necessariamente fatta dopo attenta analisi della situazione.
Proprio per questo nel mio metodo SOS Sopracciglia prevedo sempre come primo passaggio imprescindibile la diagnosi, ossia la diagnosi. La diagnosi è fondamentale per capire il tipo di trattamento più idoneo rispetto al tuo tipo di pelle, la forma delle sopracciglia e il colore adatti per te. In questa fase saprò anche dirti se e come posso trattare la tua cicatrice. Questo passaggio è alla base di tutto ed è esattamente quello che distingue una professionista seria da una improvvisata.
In più, insieme alla diagnosi effettuo un trattamento viso sebo equilibrante, che serve a preparare la pelle al trattamento di dermopigmentazione, che eseguirò dopo qualche settimana.
Trascorso un periodo di 1-4 settimane, potrò effettuare la dermopigmentazione. Per avere un risultato ottimale, durante la diagnosi saprò già dirti ogni quanto devi effettuare ritocchi per mantenere il risultato e come prenderti cura del trattamento.
Detto questo…
Se vuoi ottenere sopracciglia definite, folte e con un effetto naturale, camuffando una vecchia cicatrice, scrivimi ora e vediamo insieme come posso aiutarti.
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